Letterina di Natale a Sara, Davide e Silvia … e a chi sa leggere ma non scrivere
Siete tre entità diverse ma per me unico amore. Di proposito non vi chiamo “figli”. Ormai siete “entità” che non hanno più la necessità “fisica“ di una mia presenza genitoriale: questo dicono i vostri comportamenti e le vostre risposte alle mie domande. Ed abbiate pazienza se qualche volta non lo capisco ancora.
Spesso mi sento padre, e voi figli, per abitudine. Oppure quando ritenete opportuno che io lo sia. Ma sempre e comunque rimango padre, e voi figli, per “Amore” che è sempre gratuito e non quantificabile. L’essenza più preziosa ed eterea. L’essenza invisibile della vita, che deve essere seminata e trasmessa. Ma come farlo se non si può toccare e non si può vedere? Non è facile!
Occorre molta attenzione per non confonderlo con le ragioni dell’intelletto. Quelle ragioni laiche e di buon senso a cui appendiamo spesso la nostra vita. Attenzione per non confonderlo con l’egoismo delle soddisfazioni personali e delle proprie “realizzazioni” umane. Queste ragioni portano quasi sempre al nulla ed alla solitudine. E voi sapete bene come la penso.
Attenti a non confondere Amore con sentimento
Attenti a non barattare Dio con la precarietà umana
Attenti a non assimilarvi alla corrente di pensiero dominante
Attenti al fascino dell’adulazione gratuita ed interessata
Attenti al cuore delle persone con cui vorrete dividere la vita
Attenti alle abitudini che uccidono i pensieri e lo Spirito
Attenti alla ricchezza. Ma ancora più attenti “alle povertà”
Attenti ai vostri figli ed a quello che darete loro per vivere
Attenti alle bugie. Attenti alla paura. Attenti ai sogni.
Ma non per questo vi manchi il coraggio per affrontare tutto questo.
Perche questo … E’ LA VITA.
Paolo… o papà…
Quante letterine abbiamo scritto e quante sono rimaste nei nostri sogni. Dove sono quei bambini che eravamo. Sono ancora capaci di scrivere?